Capitolo 3
Memoria dell’acqua
Il comportamento dell’acqua presenta caratteristiche particolari; l’acqua pura infatti è un cattivo conduttore, ma se viene sciolto in essa un sale o un acido, la soluzione che ne deriva, chiamata “soluzione elettrolitica”, diventa un buon conduttore di elettricità.
Grande attenzione in questi anni si sta rivolgendo alla molecola dell’acqua e sulla sua modalità d’interazione.
Innanzitutto bisogna ricordare che il 75% in media delle strutture biologiche è formato da acqua, ciò ci permette di immaginare l’enorme influenza che questa molecola ha sulla vita.
Studi scientifici, alla base anche della medicina omeopatica, accettata e sempre più diffusa anche nel mondo medico, hanno evidenziato che ogni messaggio di tipo vibrazionale inviato all’acqua viene memorizzato all’interno della struttura atomica.
Non solo, un’acqua irradiata, posta in contatto con un organismo provoca in esso le stesse reazioni che si avrebbero se quell’organismo fosse entrato in contatto con le radiazioni che sono state “impresse” precedentemente nella molecola dell’acqua.
Quindi, in questa preziosa molecola vanno riconosciute proprietà di immagazzinare e veicolare informazioni che rimangono attive e sono pronte a interagire con i sistemi biologici con cui quest’acqua entra in contatto.
Questo è il principio delle fiale informate che stanno alla base della tecnica Brain Code.
E’ sufficiente scegliere la fiala con l’informazione giusta e le cellule dell’organismo del paziente entrerano in vibrazione con quella frequenza.
Gli approfondimenti li troverete al capitolo 8 di questo corso.
Il prof. Smith condusse numerosi esperimenti in pazienti allergici e trovò che ad ogni tipo di sintomatologia e allergene era legata una certa frequenza di onda elettromagnetica.
Queste andavano dall’ordine di 1 Hz fino a diversi Gigahertz (1000 milioni di oscillazioni al secondo).
Egli trovò inoltre alcune frequenze che chiamò “neutralizzanti”, le quali, se applicate al corpo del paziente, erano in grado di far scomparire la sintomatologia.
Dopo anni di esperimenti, le conclusioni importanti che ne derivarono furono che il comportamento cambia da individuo ad individuo, mentre la frequenza neutralizzante agiva istantaneamente nell’annullamento dei
sintomi, la frequenza patologica provocava i suoi effetti dopo un lasso di tempo che andava da secondi fino ad alcune ore.
Da ciò si evince la capacità di resistenza e adattamento del corpo a onde elettromagnetiche esterne.
Le radiazioni emesse dalle cellule sono molto deboli ma di una qualità che li predispone ad essere trasmettitrici di informazioni, in pratica l’ irradiazione non è caotica ma è formata da vibrazioni stabili come la luce laser ma a differenza di quest’ultimo non viene proiettato fuori dal sistema ma rimane intrappolata fungendo da collante e coordinatore degli stessi sistemi.
Questa proprietà è detta “coerenza” e solo grazie a questa si possono memorizzare delle informazioni utili.
Cosa sono i CLUSTER
Se l’acqua viene immersa in un campo elettromagnetico i dipoli si orientano in macromolecole chiamate cluster dove le singole molecole oscillano in fase tra loro. Tra questi sistemi coerenti in fase c’è la possibilità di un dialogo sottile senza scambio di energia, coinvolgendo solo le fasi. Nel corpo umano i cluster di acqua presenti nella matrice sono influenzati direttamente dal ph e dalla temperatura.
Dal punto di vista fisico, le molecole d’acqua, in un campo elettromagnetico, si “riuniscono” a creare dei domini di coerenza di decine di micron di circa 400 molecole dove all’interno la presenza di ponti idrogeno organizza e stabilizza i vari domini facendo sì che l’entropia risulti uguale a zero.
Queste macromolecole vengono definite “cluster”, sono in grado di interagire tra loro, immagazzinare e trasportare informazioni di tipo vibratorio delle sostanze con cui sono venute in contatto.
Le molecole d’acqua, all’interno di un dominio di coerenza, vibrano tra loro a una determinata frequenza che è data dal campo elettromagnetico in cui sono immersi, chiamato “campo magnetico coerente”. Questi cluster tendono ad accostarsi e saldarsi tra di loro.
Tra un dominio e un altro si creano degli spazi, a grandezza variabile, dove le molecole di liquido presenti non sono sottoposte al regime di coerenza e rispondono quindi alle leggi di collisione dei gas. In questi spazi, naturalmente, l’entropia risulta più alta. Queste molecole, col passare del tempo, risponderanno all’azione di frequenze di risonanze, seguendo dei richiami selettivi, in base alla propria natura, fino a formare dei nuovi domini di coerenza che andranno a mutare e caratterizzare le fasi dei campi circostanti coinvolti.
L’energia prodotta dalle reazioni biochimiche ai margini dei cluster non si dissipa sotto forma di calore ma di onde elettromagnetiche dando luogo ad un'altra forma di coerenza.
In questo passaggio fondamentale si viene a creare una relazione biunivoca tra la chimica e la fisica poiché le molecole non reagiscono spinte dal caso ma in funzione del principio di risonanza magnetica se le loro frequenze si vengono a riconoscere.
Ecco perché ci sono reazioni biochimiche privilegiate che avranno una cinetica favorita rispetto ad altre, che producendo energia elettromagnetica potranno portare la loro influenza anche a distanza in altri distretti.
Questo tipo di informazioni elettromagnetiche nelle diluizioni omeopatiche si trasmette con l’acqua o con i granuli di zucchero, mentre nella terapia Brain Code attraverso le biofrequenze.
Le informazioni che emette un essere vivente possono essere collegate a situazioni fisiologiche o patologiche.