Capitolo 2
Nuovo concetto di malattia
La salute può essere definita come la condizione in cui tutte le funzioni degli organi e dei tessuti sono in ARMONIA tra loro e quest’ARMONIA è mantenuta dai SISTEMI DI CONTROLLO BASATI SU ONDE ELETTROMAGNETICHE.
Quando queste diventano disordinate, o meglio, DISARMONICHE, si ha uno stato che noi chiamiamo MALATTIA.
Nella medicina allopatica il sintomo è visto come qualcosa da sopprimere ed eliminare al più presto senza tener conto dal messaggio che esso trasmette.
Il sintomo, spesso, non è un fenomeno di per sé del momento, ma una manifestazione di fenomeni che impiegano mesi o anni, a volte, prima di manifestarsi all’esterno. Ciò è dovuto al fatto che il corpo cerca continuamente di riequilibrare il sistema. Se ciò non avenisse, non potremmo sopravvivere.
Bisogna ricordarsi anche che una cellula e, soprattutto, il dna nucleico funziona solamente al 10% delle sue possibilità: abbiamo sempre una riserva biologica di circa 90% che è utilizzata in caso di necessità.
In questa ottica, la malattia viene interpretata diversamente: il VIRUS, per esempio è anch’esso un emittente di informazioni elettromagnetiche che interagiscono con quelle dell’organismo, dando esito ad una sorta di interferenza con conseguenti reazioni di tipo “disarmonico”; a tale situazione l’organismo risponde mettendo in atto tutta una serie di “informazioni” di reazione che cercano di RIPORTARE IN EQUILIBRIO IL SISTEMA:
- reazione immunologica,
- reazioni bioumorali e cellulari,
- attivazione di tutti gli organi, apparati e sistemi preposti a ristabilire lo stato di salute generale.
La terapia dunque, non più solo chimica–farmacologica, grazie ai nuovi concetti bioenergetici, acquisisce nuovi elementi utili affinché le “informazioni” del sistema possano riprendere un loro flusso armonico.
In precedenza la malattia, quindi, si configurava come il risultato di tutto ciò che interferiva con le sequenze bio-chimiche ed aveva, come effetto, una ben definita “condizione patologica”.
Per esempio, una semplice influenza riconosceva nel VIRUS la causa e nella FEBBRE il sintomo, e la terapia sarebbe stata SOLO SINTOMATICA rivolta, cioè, a trattare la febbre e le sue eventuali complicanze.
Questa visione “biochimica” del corpo, rimane sempre alla base delle nostre conoscenze medico-chirurgiche; tuttavia, attraverso la neuromodulazione il problema viene affrontato da un altro punto di vista, non più esclusivamente “chimico” dell’organismo.