Capitolo 3

Composizione della cellula


La membrana cellulare ha la funzione di una antenna ricetrasmittente. 


Le cellule comunicano attraverso le onde che vanno dagli infrarossi agli ultravioletti ossia 10 alla 12 fino a 10 alla 18 Hz.


Il DNA agisce come un condensatore elettrico, in grado di ricevere ed inviare messaggi di tipo elettromagnetico che verranno decodificati dalle cellule in segnali biologici. 


Questa informazione avviene tra cellule vicine e lontane con una velocità pari a quella della luce.

Il DNA, come già detto, grazie alla sua struttura a doppia elica cava e spiralata possiede la capacità di immagazzinare i fotoni, secondo Bischof non è un caso che molte biomolecole posseggono una geometria di antenna a forma di spirale simile al DNA, infatti alcuni esempi sono amminoacidi, zuccheri, emoglobina, melanina, ATP, a livello cellulare i microtubuli, a livello di tessuti le ossa, la cartilagine, la cheratina nella pelle, nei capelli e unghie e il collagene nel tessuto connettivo. 


Quindi è chiaro che ogni molecola, cellula, organo emette onde elettromagnetiche sottili prodotte da biofotoni quindi tutti i processi biochimici sono regolati da oscillazioni elettromagnetiche.

Il DNA, data la sua struttura, si è visto che si comporta da ricevitore e trasmettitore di onde elettromagnetiche. 


Quindi ha la capacità di emettere e ricevere informazioni di tipo frequenziale, nonché può entrare in risonanza con altre molecole che risuonano nella stessa frequenza o intervallo di frequenze. 


Questo concetto rivoluzionario del meccanismo di comunicazione all’interno di sistemi biologici, avvalorati dai lavori di Smith (1978) e Benveniste (1998), ci fa dedurre che anche opportuni segnali frequenziali di biomolecole (ormoni, peptidi ecc.) possono informare e magari attivare a livello vibratorio specifici recettori che per effetto della risonanza rispondono ad una informazione di tipo vibrazionale. 

Questo nuovo meccanismo ci chiarisce un po’ di più come faccia un organismo vivente a coordinare funzioni così complesse, quali quelle che supportano la vita. 


Se pensiamo che tutte le cellule di un organo (che sono già miliardi) devono coordinarsi tra loro e allo stesso tempo comunicare con tutto il resto del corpo per adattarsi ad un eventuale cambiamento che potrebbe avvenire da qualsiasi altra parte, allora ci rendiamo conto di come un’informazione vibrazionale di questo tipo, che consente una velocità di propagazione pari a quella della luce, sia l’unica in grado di sincronizzare realmente tutte le azioni che ogni singola cellula deve fare per mantenere l’omeostasi. 

Le radiazioni emesse dalle cellule sono molto deboli ma di una qualità che li predispone ad essere trasmettitrici di informazioni, in pratica l’ irradiazione non è caotica ma è formata da vibrazioni stabili come la luce laser ma a differenza di quest’ultimo non viene proiettato fuori dal sistema ma rimane intrappolata fungendo da collante e coordinatore degli stessi sistemi. 


Questa proprietà è detta “coerenza” e solo grazie a questa si possono memorizzare delle informazioni utili. 

Popp afferma che la malattia prima di manifestarsi con i classici sintomi si manifesta con una oscillazione elettromagnetica caratteristica che porta nell’ organismo a regolazioni errate del sistema cibernetico.