Capitolo 1

Storia della Medicina

La storia della medicina la possiamo riassumere cosi:


 - Nel XVIII secolo, l’italiano Giovanni Battista Morgagni, sulla base di alcune centinaia di necropsie, ha scoperto che dietro alle manifestazioni cliniche accusate dai malati, si trovano delle modifiche organiche molto più profonde. In questo modo ha creato la PATOLOGIA ORGANICA. 


- 200 anni più tardi, il tedesco Rudolf Virkhow, con l’aiuto del microscopio elettronico, ha notato che alla base delle modifiche organiche si trovano modifiche cellulari ancora più profonde. Cosi nasce la PATOLOGIA CELLULARE. 


- 100 anni più tardi, l’americano Linus Pauling dimostra che alla base delle modifiche cellulari si trovano, in realtà, modifiche molecolari ancora più profonde, dando vita alla PATOLOGIA MOLECOLARE. 


Le ultime scoperte nel campo medico dimostrano che il livello molecolare non è l’ultima frontiera della patologia umana, in quanto anche le molecole sono formate a loro volta da atomi, cioè particelle atomiche che non osservano più le leggi della fisica newtoniana (alla base della medicina così come la conosciamo) ma le leggi della fisica quantistica. Ecco finalmente spiegata la complessità e la meraviglia dell’essere umano. 

Di conseguenza il corpo umano è composto da più livelli: 

sotto quello TESSUTALE (ORGANICO) si trova il livello CELLULARE, e ancora più in profondità il livello MOLECOLARE.

 

Le ultime scoperte scientifiche approfondiscono sempre di più il concetto che a LIVELLO ATOMICO nel nostro corpo si svolge un’intensa attività quantica, in quanto in tutte le reazioni chimiche sono presenti gli elettroni che a loro turno emettono dei fotoni che influenzano il livello molecolare e cellulare dell’organismo umano. Di conseguenza tutti i nostri organi emettono delle onde elettromagnetiche che rappresentano il substrato dei fenomeni alla base della patologia umana. 


Possiamo constatare dunque che il nostro organismo osserva le leggi della fisica meccanica a livello macromolecolare, per cambiare totalmente registro nel momento in cui lo analizziamo a livello atomico, dove vigono le leggi della fisica quantistica.